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Libretto caldaie: a cosa serve e quali sono gli obblighi di legge

Perché il libretto d’impianto è così importante per il tuo impianto termico e quali sono le principali regole da seguire

Dopo l’installazione di un nuovo impianto o al termine di una manutenzione ordinaria, i tecnici di Roma Caldaie, rilasciano o compilano le azioni effettuate nel libretto caldaie. Secondo le normative vigenti in termini di efficienza energetica, il controllo della caldaia è obbligatorio al fine per ridurre i rischi inquinanti di vecchi impianti di riscaldamento. In base alla tipologia di caldaia viene stilata la periodicità di controllo, attestata proprio sul libretto della caldaia.

Cos’è il libretto caldaie o libretto d’impianto e quando va compilato?

Come suggerisce il nome, il libretto d’impianto è composto da una serie di documenti contenenti le informazioni tecniche e le singole componenti della caldaia, del condizionatore o della pompa di calore. Tale documentazione è obbligatoria per legge e deve essere conservata con cura e compilata da un tecnico specializzato a ogni visita di manutenzione, fino al cessato funzionamento dell’impianto.
Dal 2016 il libretto d’impianto sostituisce il libretto caldaie, che obbliga a inserire i vecchi dati nella nuova documentazione, per tenere aggiornato il nuovo libretto con lo storico dei controlli e della manutenzione a cui è stato sottoposto l’impianto. Inoltre, sempre secondo gli obblighi di legge, all’interno della documentazione è richiesto anche il Rapporto di Efficienza Energetica.

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Chi è il responsabile del libretto d’impianto e della manutenzione?

Come abbiamo detto, il libretto d’impianto certifica una nuova installazione e ogni intervento di modifica e sostituzione di alcune parti. Viene quindi considerato come una sorta di carta d’identità, ma chi è il responsabile dell’aggiornamento del libretto? Esistono diverse casistiche:

L’occupante dell’immobile (affittuario, comodatario, ecc);

Il proprietario dell’immobile;

L’amministratore di condomini per impianti termici centralizzati;

Il terzo responsabile nominato dall’amministratore condominiale

Nel caso di proprietari o locutori, valgono le indicazioni sopracitate, mentre per i condomini con impianto centralizzato in genere si procede con la compilazione di un solo libretto d’impianto. Nello specifico, si procede alla registrazione nel catasto impianti termici regionale con la corrispondenza tra edificio e codice dell’impianto. Il responsabile dell’impianto nominato dall’amministratore condominiale avrà l’onere di conservare il libretto e di monitorare e rispettare le date di manutenzione.

Qualsiasi responsabile dell’impianto dovrà segnalare la sostituzione, la dismissione o l’introduzione di un nuovo impianto. L’installatore provvederà quindi a compilare i dati del nuovo sistema e le relative schede presenti sul libretto.

Quanto costa il libretto d’impianto e ogni quanto deve essere aggiornato?

Per una nuova installazione, il costo del libretto caldaie è compreso nel pacchetto di collaudo. Durante gli interventi di manutenzione ordinaria il costo può variare dai €100 ai €120. La frequenza di controllo cambia anche in base al controllo dell’Efficienza Energetica per tipologia di impianto:

Impianti con macchine frigorifere

  • A compressione di vapore ad azionamento elettrico (2-4 anni)
  • Ad assorbimento a fiamma diretta (2-4 anni)

Pompe di calore

  • A compressione di vapore ad azionamento elettrico (2-4 anni)
  • Ad assorbimento a fiamma diretta (2-4 anni)
  • A compressione di vapore azionate da motore endotermico (4 anni)
  • Ad assorbimento alimentate da energia termica (2 anni)

Impianti con generatore di calore a fiamma

  • A combustibile liquido/solido (1-2 anni)
  • Alimentati a gas (2-4 anni)

Impianti alimentati da teleriscaldamento

  • Sottostazione di scambio termico da rete ad utenza (4 anni)

Impianti

  • Microgenerazione (4 anni)
  • Unità cogenerative (2 anni)

Cosa fare quando il libretto caldaia viene smarrito

Può succedere di perdere o di non trovare più il libretto della caldaia, cosa fare in quel caso? Per prima cosa è opportuno contattare la società che effettua la manutenzione ordinaria dell’impianto e richiedere una copia dell’originale. Bisogna tenere conto che il libretto può NON contenere tutto lo storico, magari perché si è cambiata la ditta a cui si faceva riferimento. È possibile contattare anche la società che ha provveduto a installare la caldaia o il climatizzatore e risalire a tutti i controlli. Il libretto d’impianto è nominativo e deve essere passato in “eredità” quando l’immobile (dove l’impianto è installato) viene venduto o trasferito a un altro proprietario.

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